Tipi di caffè: dall’americano al viennese ecco tutte le tipologie

Il caffè è la bevanda più amata al mondo: non c’è infatti Paese dove non si consumi, seppure in forme diverse dal classico espresso italiano. È simbolo di convivialità e di socialità: attorno al caffè ci si rilassa e si chiacchiera o semplicemente ci si gode una fugace pausa dal lavoro.

Le origini del caffè sono incerte, ma è indiscutibile che se ne parli già in scritti databili al 900 d.C., dove è citato soprattutto come alimento medicamentoso. La leggenda narra che in Etiopia il pastore Kaldi osservò il suo gregge particolarmente vivace dopo aver ingurgitato bacche rosse di caffè e, dopo averle assaggiate, si ritrovò ricco di energia. Dall’Etiopia il caffè si diffuse presto in Egitto, in Arabia e, nella seconda metà del ‘500 anche in Europa, col botanico Prospero Alpino che lo portò a Venezia, dove il caffè divenne un bene di lusso.

Oggi una tazza di caffè è invece alla portata di tutti, divenendo una bevanda versatile che nel tempo si è modificata in numerosissime tipologie gustose che soddisfano palati sempre più diversi.

I tipi di caffè più diffusi al mondo

I puristi sono molto rigidi nel gustare il caffè più puro possibile, senza alcuna contaminazione con altri ingredienti: c’è infatti chi ama assaporare solamente la miscela del caffè, dall’arabica alla robusta fino alla liberica.

In realtà nei bar di tutto il mondo c’è la possibilità di gustare molti tipi di caffè, con aggiunte vari di panna, cioccolato o latte. Ecco dunque le principali tipologie di caffè che si possono assaggiare in un bar:

Espresso

E’ il classico caffè italiano da bere ben caldo e appena fatto, al bar oppure a casa con la classica moka o con le macchine da caffè, comprese quelle con capsule o cialde (per esempio le capsule di caffè compatibili NeroRistretto).

L’espresso è la classica bevanda da bere in purezza, anche se costituisce la base per moltissime bevande altrettanto famose. L’espresso ristretto si ottiene con la stessa quantità di caffè ma con meno acqua ed è più concentrato, forte e di colore scuro; l’espresso lungo al contrario prevede, nella stessa quantità di caffè, una quantità doppia di acqua.

Il caffè decaffeinato è invece il semplice espresso preparato con una miscela particolare di caffè, con i chicchi che subiscono un processo laborioso e particolare: è l’espresso per chi non può o non vuole assumere caffeina.

Macchiato

E’ un espresso, nato a quanto pare in Australia e chiamato in Portogallo Pingado, che prevede l’aggiunta di un cucchiaio di latte, freddo o scaldato al vapore. È amato da chi non ama il sapore forte del caffè e usa un goccio di latte per attenuare il tipico sapore amarognolo.

Marocchino

E’ una golosissima bevanda italiana servita in bicchiere di vetro, preparata con il latte montato, caffè espresso e una spolverata di cacao.

Cappuccino

E’ un’altra bevanda tipicamente italiana preparata con caffè espresso e latte, scaldato e montato al vapore in modo da creare la classica schiuma compatta in cima.

Una variante estera del Cappuccino è il Flat White, preparato con una doppia dose di espresso in modo da creare una bevanda più concentrata e meno areata del cappuccino ma sempre con la tipica schiuma in superficie.

Caffè Americano

Altrimenti noto come Long Black, è preparato semplicemente mescolando all’acqua calda due dosi di caffè espresso, mantenendo quindi la classica cremina brunastra in cima.

Il Long Black è nato in Australia e in Nuova Zelanda ed è più cremoso: si differenzia dal Caffè all’Americana o Filtrato, per la cui preparazione si richiede invece un’apposita macchina dove l’acqua bollente scorre nella polvere di caffè contenuta in un filtro.

Caffè Corretto

Si tratta di un semplice caffè espresso con aggiunta di una piccola dose di liquore a piacere, dal Brandy alla Sambuca fino alla grappa o allo stesso liquore di caffè.

Irish Coffee

Inventato a quanto pare da un barista dell’Aeroporto irlandese di Shannon per allietare la giornata di un gruppo di passeggeri rimasti a terra, l’Irish Coffè è una bevanda energetica da sorseggiare nelle più fredde giornate invernali.

Si prepara versando in un bicchiere 1 cucchiaio di zucchero di canna e 25 ml di Whisky rigorosamente irlandese: dopo aver mescolato bene, si versano 90 ml di caffè bollente e infine 30 ml di panna liquida semi montata. Dopo una spolverata generosa di cacao, l’Irish Coffee è pronto per essere degustato.

Se invece non hai gli ingredienti ma vuoi gustarti comunque un buon Irish Coffee, grazie alle capsule Neroristretto al gusto Irish Coffee (compatibili con i sistemi Nespresso e Dolce Gusto) puoi prepararlo direttamente con la tua macchinetta del caffè.

Caffè al Ginseng

L’aspetto di questo caffè digestivo ed energizzante lo fa assomigliare più al latte e il suo gusto è particolarmente dolce. Si prepara con una tazzina di caffè ristretto, mezzo cucchiaino di radice in polvere di ginseng e circa 70 ml di latte caldo.

In alternativa, puoi prepararlo comodamente con le capsule Neroristretto al ginseng, compatibili con tutti i principali sistemi di macchine del caffè.

Caffè Shakerato

Questo caffè è l’ideale da bere nelle calde giornate estive e si prepara inserendo nello shaker i cubetti di ghiaccio, lo zucchero liquido (50 ml circa) e una tazza di caffè espresso. Dopo aver agitato per una quindicina di secondi, si versa la bevanda in una tazza e la si beve ben fredda.

La variante salentina vede semplicemente l’inserimento in una tazza di caffè espresso di un cubetto di ghiaccio (o del ghiaccio montato per pochi secondi al vapore): la versione leccese vede l’inserimento di 40 ml di latte di mandorla.

Caffè Viennese

Come suggerisce il nome, questa bevanda è nata nella capitale austriaca. Il caffè Viennese si prepara semplicemente con il caffè espresso rifinito con un ciuffo di panna ben montata, spolverata poi con del cacao amaro.

La nascita di questo caffè pare risalga al 1683 quando Vienna fu liberata dagli assalitori turchi: i soldati polacchi-austro-tedeschi trovarono in città sacchi ricolmi di quelli che a loro apparvero come semplici fagioli. L’imperatore Giovanni III di Polonia regalò il carico all’ufficiale Jerzy Franciszek Kulczycki che, grande conoscitore della cultura ottomana, riconobbe subito che i sacchi erano pieni di chicchi di caffè e non di fagioli. Decise allora di aprire la primissima caffetteria a Vienna, dove servì quello che oggi è il classico Caffè Viennese, con panna e cacao.

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