Usare i fondi di caffè per concimare? No, mai!

Se siete tentati di riutilizzare i fondi di caffè recuperati da cialde e capsule per fertilizzare le vostre piante in appartamento o giardino sappiate che la vostra buona azione non è apprezzata dalle vostre amiche verdi. Infatti, nonostante i fondi di caffè siano ricchi di azoto che è un componente fondamentale per la nutrizione delle piante, contiene altre sostanze assai meno gradite. Innanzitutto i fondi di caffè sono molto acidi e questo è una condizione sgradita alla maggior parte dei vegetali. Solo le Azalee e poche altre specie gradiscono questa condizione. Ma il vero nemico celato all’interno dei nostri fondi di caffè è un altro: la caffeina. Questa sostanza è stata sviluppata dalle piante del caffè e del cioccolato, durante le loro evoluzione, con un unico scopo: difendersi avvelenando il verde circostante. Nel regno vegetale come in quello animale vige la legge del più forte e la conquista di un territorio passa anche attraverso il tenere lontano i “vicini” invadenti e prepotenti. In un grammo di fondo di caffè può essere contenuto fino a quasi il 10% di caffeina. Questo vero e proprio veleno per le piante uccide anche i lombrichi, i grandi alleati nascosti delle piante la cui utilità nella fertilizzazione è conosciuta dai tempi in cui l’uomo ha sviluppato l’agricoltura. La tossicità della caffeina per le piante è stata anche dimostrata da diversi studi in cui sono state messe a confronto colture con fondi di caffè e colture prive. Oltre a non esser stati riscontrati benefici per le prime, si sono evidenziati un tangibile rallentamento della crescita e della germinazione ed un ingiallimento delle foglie. Quindi cosa fare con i fondi del caffè? Buttarli nella racconta dell’organico.

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